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Patrimonio
culturale

La XII edizione del Festival della Biodiversità si è tenuta a Milano dal 13 al 23 settembre 2018 e si è ispirata ai valori e agli intenti stabiliti dall’UE che ha proclamato il 2018 “Anno europeo del Patrimonio Culturale”.

PERCHÈ IL PATRIMONIO CULTURALE?

Il patrimonio culturale ha un valore universale per ciascuno di noi. Importante è conservarlo, proteggerlo e amarlo. 

In accordo con i documenti programmatici approvati a livello europeo esso viene inteso in senso ampio, come eredità ricevuta dal passato, da incrementare, valorizzare e trasmettere alle future generazioni. Non solo letteratura, monumenti, siti archeologici, arte e borghi dal fascino nascosto, ma anche natura, paesaggi e ecosistemi capaci di raccontare storie dei territori e di plasmare la nostra identità.

Ecco che il Patrimonio Culturale si presenta di varie forme: tangibile come edifici, monumenti, artefatti, libri o città storiche; intangibile come pratiche, rappresentazioni, conoscenze, competenze o spazi culturali cui le persone attribuiscono un qualche valore; naturale come paesaggi, flora o fauna e infine digitale ossia risorse create in forma digitale.

Tutte queste declinazioni del patrimonio culturale non vogliono raccontare qualcosa di statico o passato, ma di una realtà in divenire che sa svilupparsi attraverso il nostro modo di rapportarci ad esso.

PERCHÈ IL PARCO COME PATRIMONIO CULTURALE?

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Il Festival e i suoi undici giorni di attività, laboratori, musica, buon cibo, spettacoli teatrali e momenti di divulgazione scientifica hanno avuto come obiettivo  porre l’attenzione sul tema della biodiversità come valore culturale in grado di valorizzare quei luoghi, quei paesaggi e quei saperi che sono intrinsecamente legati alla natura e ai suoi cicli vitali o che, nella loro applicazione, ne preservano gli equilibri.

Attraverso le molteplici iniziative proposte, il pubblico potrà riscoprire il ruolo delle aree protette come patrimonio culturale in continua evoluzione, da conservare e trasmettere ai giovani e alle generazioni future.