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Ospiti Inaugurazione 12 Settembre 2019

Data di pubblicazione:

martedì 10 settembre, 2019

Tempo di lettura:

7 min

Ultimo aggiornamento:

martedì 10 settembre, 2019

Ospiti all’inaugurazione

Ivan Bargna

Professore di antropologia estetica e dei media

Professore associato di Antropologia estetica e di Antropologia dei media, presidente del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Antropologiche ed Etnologiche all’Università di Milano Bicocca e direttore di AMA/Corso di Perfezionamento in Antropologia Museale e dell’Arte. È inoltre docente di Antropologia culturale all’Università Bocconi. È stato membro del comitato di progettazione scientifica del MUDEC – Museo delle Culture di Milano. Con l’artista Paola Anziché ha realizzato il film: Il faut donner à manger aux gens. Pratiche culturali dell’alimentazione in Camerun (2015). È curatore di mostre e autore di numerose pubblicazioni. Tra i suoi interessi di ricerca, il rapporto fra arte e antropologia sul terreno delle pratiche partecipative, con collaborazioni sul campo con artisti come Stefano Arienti, Maria Papadimitriou, Adrian Paci, Emilio Fantin, Steve Piccolo, Virginia Ryan.

Claudia Sorlini

Professore emerito di Microbiologia agraria dell’Università degli Studi di Milano, è presidente dell’associazione “Casa dell’Agricoltura”, vice presiente del Touring Club Italiano, membro del Comitato scientifico di Milano Ristorazione, direttore onorario della rivista Annals of Microbiology, membro del Comitato tecnico di coordinamento del Ministero dei Beni culturali e del turismo per il progetto “2018 anno del cibo italiano”. E’ stata preside della Facoltà di Agraria dell’università di Milano, membro di diversi consigli di amministrazione di enti scientifici (Università del Molise, CREA…) presidente del Comitato scientifico per EXPO 2015 del Comune di Milano (2012-2016), coordinatore e partner di progetti di ricerca internazionali e nazionali su temi riguardanti la bioremediation di suoli e acque contaminati, la produzione di bioenergie,  i  biofertilizzanti dei suoli, e la sostenibilità ambientale dell’agricoltura anche in paesi in via di sviluppo (in particolare Egitto, Sierra Leone, paesi andini). E’ autrice e coautrice di circa 300 pubblicazioni scientifiche e divulgative.
Riconoscimenti: nel 2015 è stata insignita dell’ onorificenza di Commendatore – Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica e dell’”Ambrogino d’oro” dal Sindaco di Milano.

Salvatore Zingale

Professore associato insegna Semiotica del progetto al Dipartimento di Design del Politecnico di Milano. La semiotica l’ha incontrata sulla sua strada senza mai cercarla, per le leggi del caso e della simpatia. Non c’era alla Statale di Milano nel 1974, dove pensava di studiare filosofia; ma c’era al Dams di Bologna nel 1976, dove però si trasferii per studiare storia e critica d’arte.

 Dopo varie, diverse e avventurose esperienze di insegnamento fra Milano e Francoforte (corsi di licenza media per i lavoratori italiani alla Opel di Rüsselsheim e per quelli detenuti nel penitenziario di Dieburg; un ricerca sulla lingua degli emigrati di seconda generazione alla Fachhochschule di Wiesbaden; dodici anni all’Istituto d’Arte di Monza) ha incontrato di nuovo la semiotica iniziando a collaborare prima con Giovanni Anceschi, poi con Massimo Bonfantini in una delle poche “riserve umanistiche” del Politecnico di Milano, fino ad arrivare alla docenza alla Scuola del Design.

 Laureato con una tesi sui sistemi di scrittura e sulla poesia visiva. È da allora (1981) che ha in programma di scrivere un libro di semiotica della scrittura o grammatologia semiotica. Prima o poi arriverà. La scrittura visuale è in fondo la sua grande passione, da quando ho conosciuto le opere e l’amicizia di Vincenzo Accame, Emilio Isgrò e Ugo Carrega. E di altri ancora. La scrittura visuale è l’incontro di tre passioni: la parola poetica, l’immagine inventiva, il design della comunicazione.

Nel 1992, grazie a Pasquale Campanella e a Mario Gorni, ha anche allestito la sua prima e unica mostra artistica: L’ufficio dell’impiegato Sig. Blume

La scienza dei segni l’ha appresa con Umberto Eco, suo relatore di tesi, e con Massimo Bonfantini, che lo chiamò a collaborare alla cattedra di Semiotica al Poli, nei primi anni di vita del corso di laurea in disegno industriale.
Con Massimo Bonfantini si occupa dell’organizzazione dei seminari del Club Psòmega e della cura della collana editoriale che porta lo stesso nome. Massimo gli ha insegnato molto di Peirce, ma ancor più l’ha aiutato a capire dove cercare la ragione più bella degli studi semiotici: nella pratica della vita inventiva.
Anche il design è arrivato sulla sua strada per mera coincidenza, più che per destino. Prima attraverso gli studi artistici (Walter Gropius e la Bauhaus di Giulio Carlo Argan è stata una lettura di formazione fondamentale); poi insegnando all’Isa di Monza; infine iniziando a collaborare, come redattore, alla rivista “Ergonomia”. Il design lo affascina e lo irrita. Perché il design è necessario, e perché molto design è superfluo.

In ogni caso, i suoi interessi di ricerca nell’ambito della semiotica e del design vertono:
sulla semiotica del progetto, ossia sul ruolo dell’attività interpretativa (la semiosi) nei processi progettuali;
sulla comunicazione accessibile, ossia su una comunicazione orientata all’ottenimento di benefici e servizi per l’utenza;
sullo sviluppo degli aspetti dialogici del design, inteso come progettualità;
sullo studio dei processi inventivinel progetto degli artefatti (d’uso, comunicativi, estetici).

Roberto Marchesini

Filosofo, etologo e zooantropologo.

Da oltre vent’anni conduce una ricerca interdisciplinare volta a ridefinire il ruolo degli animali nella nostra società.
Direttore della Scuola di Interazione Uomo-Animale (Siua) e del Centro Studi Filosofia Postumanista, è autore di oltre un centinaio di pubblicazioni nel campo della bioetica animale, delle scienze cognitive e della filosofia postumanista.
Tiene inoltre conferenze in tutto il mondo nelle quali affronta il tema del rapporto uomo-animale (zooantropologia).

È  Direttore della rivista Animal Studies. Rivista italiana di zooantropologia (Apeiron).
È considerato uno dei massimi esponenti mondiali della zooantropologia, disciplina che studia la relazione tra l’essere umano e gli animali da una prospettiva non antropocentrica. In tale ambito, ha promosso progetti di zooantropologia applicata finanziati dal Ministero della Salute italiano ed è stato coordinatore di numerosi gruppi di ricerca che hanno approfondito il valore relazionale e dialogico degli animali nella nostra società. 

Dopo la laurea in medicina veterinaria presso l’Università degli Studi di Bologna (1985): collabora con l’etologo Giorgio Celli, sotto la supervisione della prof.ssa Matilde Principi, direttrice dell’Istituto di Entomologia presso la facoltà di Agraria, nello studio degli imenotteri sociali e dei feromoni, nonché nella realizzazione di video e materiale didattico; conduce inoltre, negli anni 1987-1992, ricerche sul welfare animale e la medicina veterinaria delle assicurazioni, visitando centinaia di allevamenti in tutta Italia e costruendo schede di monitoraggio sui fattori di rischio, sotto la supervisione del professor Franco Pezza, direttore dell’Istituto di Medicina Legale e Legislazione Veterinaria dell’Università di Milano; è consulente dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo, negli anni 2003-2005 su ricerche che riguardano il benessere del cane, la gestione dei canili, la definizione delle caratteristiche di preparazione e coinvolgibilità dei cani negli interventi assistiti da animali.
Presente nel Consiglio direttivo di SISCA (Società Italiana Scienze del Comportamento Animale) negli anni 1999, ne assume la carica di Presidente nel 2005 e nel 2016 entra nel board internazionale di Minding Animals.
È docente universitario con contratti e collaborazioni di vario titolo in corsi e master in numerosi atenei italiani a partire dalla metà degli anni ’90, ove tiene corsi di scienze comportamentali applicate. Nel 1997 fonda Siua, la scuola di interazione uomo-animale, di cui tutt’ora è direttore, tramite cui promuove in tutta Italia corsi di etologia applicata. Ha un blog personale www.marchesinietologia.it che conta circa 60.000 lettori mensili.

Tiene regolarmente conferenze in tutto il mondo esportando fuori dai confini nazionali il proprio approccio disciplinare. Numerose le edizioni di suoi saggi e libri in lingua inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese. Nel 2016 un gruppo di studiosi stranieri ha pubblicato una monografia dal titolo The Philosophical Ethology of Roberto Marchesini (L’etologia filosofica di Roberto Marchesini) dedicata al suo pensiero riconoscendo l’importanza mondiale di un approccio unico alla relazione con le altre specie.

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

10/09/2019