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La storia
del Festival
della Biodiversità

UN’AVVENTURA INIZIATA NEL 2007

Iniziato nel 2007, il Festival della Biodiversità è stato un susseguirsi di successi, di sperimentazioni e innovazioni.
Ogni edizione, da allora, è nata con lo scopo di scoprire e riscoprire le innumerevoli risorse che si possono trarre dall’ambiente in modo sostenibile.
Il Festival si è sempre rivelato il modo migliore per conoscere e apprezzare il Parco Nord di Milano, luogo in cui si tengono convegni, incontri mostre ed eventi con lo scopo di portare alla ribalta il tema del rispetto dell’ambiente.

Alla scoperta della varietà delle specie viventi concentrandosi sulla piccola Biodiversità del Parco Nord di Milano, il cui emblema è il Rospo Smeraldino scelto, non a caso, come indicatore dello status di salute dell’ambiente. 

Dodici anni di mostre, convegni, spettacoli, giochi e incontri tutti orientati a scoprire il paesaggio naturale, l’ecosistema e l’agricoltura nella grande città, la diversità genetica e le possibilità di salvaguardare l’ambiente.

I PRIMI ANNI

Studiare l’avifauna del Parco, monitorare la biodiversità e gli elementi di criticità , censire la presenza di farfalle diurne, monitorare l’andamento delle popolazioni di anfibi, valorizzare la presenza di funghi, individuare le aree infestate da ambrosia, sensibilizzare sulla tutela della fauna (selvatica) in difficoltà , censire le colonie di gatti, valorizzare la qualità ambientale… sono stati solo alcuni dei punti in programma nelle edizioni del 2008,  2009 e 2010. 




La seconda edizione del  Festival della Biodiversità dell’anno 2008 fu promossa dal Parco Nord Milano insieme a numerosi altri enti e associazioni, realizzata in concomitanza con la Giornata Europea dei Parchi (24 maggio) e la Giornata Mondiale dell’Ambiente (5 giugno) e propose tre settimane di conferenze e incontri con esperti e scienziati, rassegne teatrali e cinematografiche, visite guidate naturalistiche, mostre fotografiche e didattiche, giochi e laboratori creativi di grande impatto emotivo, assaggi e degustazioni.

Come dimenticare l’installazione sonora concepita come “installazione eolica” fatta di zucche, semi, legni, conchiglie e pietre che suonavano al passaggio del vento? 

 

Da non scordare neanche l’Aquilonata, uno degli eventi più suggestivi di quegli anni avvenuti al Parco Nord Milano: una grande manifestazione di aquiloni con acrobazie e  dimostrazioni di tecniche di volo, esibizioni di aquiloni a tema “biodiversità in volo” a forma di  insetti, farfalle, vermi, rospi, rane nel cielo di Milano.
Giochi di movimento e di ricerca naturalistica.

 

Inoltre ci furono truccabimbi a tema e laboratori espressivi che hanno assicurato in quella edizione il divertimento a tutta la famiglia.
Le numerose mostre a tema, che avevano come protagonista il rapporto che nasce tra uomo e natura, hanno animato e interessato numerose persone ed enti.

Il 2009 fu un altro anno molto ricco di iniziative coinvolgenti come il saggio musicale della civica scuola di musica, i concerti, le feste e la caccia al tesoro nel parco tra i miti della terra e i luoghi della propria vita, o ancora il “Pedibus” con giochi e animazione che consisteva in una sorta di un autobus umano, composto da bambini e insegnanti con orari stabiliti e fermate animate da varie iniziative tra le quali un incontro con gli asinelli simbolo dell’andare a piedi con passo ritmico e sicuro.

Non mancarono le mostre fotografiche che trattarono di svariati temi per sensibilizzare oltre che sulla natura e sull’ambiente, anche sulla condizione della donna in alcune aree del mondo, come il Burkina Faso. Altre focalizzarono l’interesse sul paesaggio lombardo e sulla necessità di produrre senza distruggere.
Una delle protagoniste di molte mostre all’interno del Festival fu la FARFALLA.  


I temi tipici del Festival si sono riscoperti in chiavi coinvolgenti e innovative con giochi, incontri, gite ed eventi. 
Il Festival ha dato modo di avere l’oppurtunità unica di visitare le serre del Comune di Milano che era stata ristrutturata per quell’occasione e di scoprire la flora dei diversi ecosistemi: le specie succulente degli ambienti aridi, le rigogliose piante subtropicali, la vegetazione degli stagni e i profumi delle erbe aromatiche.

Fu possibile, inoltre visitare la cupola geodetica della BPM fatta di materiali riciclabili, questa grande cupola trasparente – da guardare e da scoprire – è stata pensata per informare, confrontarsi e capire come l’impegno verso l’ambiente sia fatto non solo di grandi scelte, ma anche di piccoli e semplici gesti quotidiani, facilmente attuabili da chiunque.

In occasione dei mondiali di calcio di quell’anno giocati in Africa fu pensato un torneo alternativo di calcio tra le squadre Sub-Sahariana, NordAfricana, Latinoamericana ed EuropiTALIA… con un viaggio che li portò ad attraversare tutta l’Africa fino alla finale giocata sulla via della solidarietà.

Quel mondiale di calcio non fu vinto dall’Italia, ma sicuramente il Festival della Biodiversità fu un gran successo.

festival 10
festival 10 (2)
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Nel 2011 si tenne la quinta edizione del Festival della biodiversità. Una lunga e fitta rassegna di eventi, spettacoli teatrali, seminari, laboratori per adulti e bambini hanno fatto della biodiversità la protagonista indiscussa di questa edizione.

Dieci giorni no-stop, in cui cultura, ambiente, divertimento e apprendimento si sono intrecciati. Per l’occasione fu eccezionalmente aperta al pubblico la Cascina Centro Visitatori, inaugurata l’Area Didattica Natura e fu allestito il prato antistante la Cascina. Gli studenti della Nuova Accademia delle Belle Arti e volontari fecero la raccolta del materiale naturale nei boschi del Parco per la costruzione del Villaggio Naba, che si animò di notte per sperimentare la vita notturna del Parco.

Si aprì la BPM Forest Dome, la maestosa cupola abitata da rigogliose piante tropicali, piccoli pappagalli, insetti mimetici, iguane, cincillà e pesci tropicali. Fu aperto il BioBar dove ritrovarsi a discutere di biodiversità e natura sorseggiando una bibita fresca. La mostra gratuita Foresta di Idee, il Mercato della Biodiversità Alimentare, la prima corsa campestre di 1.5 Km a piedi nudi nel Parco e tanto altro ancora. E unica nel suo genere, la Libreria della Natura con i più bei titoli sulle foreste, sulla biodiversità e sulle bellezze del nostro pianeta.

Un programma innovativo costellato di visioni, prospettive e idee sul tema biodiversità. 

https://www.youtube.com/watch?v=BueE2L1jG-Q

GLI ANNI A SEGUIRE

2012 e 2013 furono anni importanti per il festival che divenne  luogo di incontri per spunti e approfondimenti tra cui l’ Incontro con il Thich Nhat Hanh, monaco zen vietnamita, maestro di meditazione poeta ed attivista per la pace, una delle figure più importanti del Buddismo nel mondo, momento di forte intensità emotiva e spirituale.

Due settimane di incontri con esperti e scienziati, spettacoli teatrali e concerti, proiezioni cinematografiche, visite naturalistiche, eventi ludici e sportivi, mostre fotografiche e didattiche, giochi e laboratori creativi, assaggi e cene a tema. In totale 120 eventi con un unico filo conduttore: diffondere la consapevolezza dell’uso sostenibile delle risorse naturali. Il programma prevedeva anche tante opportunità per i bambini, che vissero avventure magiche nel misterioso mondo dell’energia eco sostenibile.

Il 2012 è stato dichiarato dall’ONU Anno Internazionale dell’ Energia sostenibile per tutti. Come è stato anche per gli anni passati il Festival della Biodiversità aderì al tema mondiale proposto dall’ONU. L’energia è in grado di trasformare la vita, le città, le economie, il pianeta.

La sfida ad un’energia rinnovabile per tutti, ha offerto negli anni un’opportunità storica per unire il locale al globale, le difficoltà delle società postindustriali a quelle della società in via di sviluppo.

Il programma ricco di eventi voleva essere un momento pubblico di coinvolgimento di tutte quelle realtà che volevano far nascere nuove collaborazioni in vista del Festival successivo, ma anche in quella che era la prospettiva di EXPO 2015.
Un  incontro che permise di arricchirne ed articolarne il progetto e l’idea di programma.

La partecipazione è libera, aperta alle associazioni e le cooperative del territorio, ai privati cittadini ed in generale a chiunque voglia collaborare all’ideazione del nuovo Festival. Fu una occasione per ampliare la Comunità del Parco, coinvolgendo le associazioni del territorio.

Il 2013 fu proclamato anno internazionale della cooperazione idrica fatto che diede nuovi spunti di riflessione  con una partecipazione attenta, calorosa e numerosa per ogni evento proposto.

La settima edizione del festival proporrà più di cento eventi sulla natura e sulla sostenibilità che toccarono trasversalmente cinema, arte, musica, teatro e cucina coinvolgendo sia adulti che bambini in tavole rotonde e incontri divulgativi con esperti e scienziati, proiezioni di film legati al tema con titoli in anteprima, concerti, mostre di pittura e fotografia, installazioni artistiche, spettacoli teatrali, visite e biciclettate, eventi ludici, laboratori e workshop di vario genere, degustazioni, cene a tema e mercati biologici.

Le rassegna cinematografica, gli eventi artistici le rassegne fotografiche, gli spettacoli teatrali di vario genere, gli eventi musicali…A questa già nutrita serie di eventi si aggiunsero inoltre veri e propri aperitivi naturalistici, seminari di formazione per insegnanti e laboratori didattici per le scuole, workshop della biodiversità a tema teatrale, fotografico e botanico, brevi conferenze abbinate ad uscite sul campo, numerose attività pensate per i bambini e per i ragazzi, l’esposizione EcologicaMente, Area Expo della biodiversità, un vero e proprio Mercato della Biodiversità alimentare e l’iniziativa Forrest Game 2013, un gioco a equipaggi organizzato in collaborazione con il MIC con premi per tutti gli iscritti che dovranno affrontare delle prove a sfondo ambientale e culturale sul tema dell’acqua.


A METÀ DELLA STORIA

I temi “Alimenta la bellezza della terra” e “La luce sulla vita del pianeta”, rispettivamente del 2014 e del 2015, sono stati temi importanti che hanno permesso al Festival di rinnovarsi e di adeguarsi ai cambiamenti e alle tendenze sempre più vicine al giorno d’oggi rispetto che al suo inizio. 

Anni con dei programmi che hanno avuto un occhio di riguardo alla botanica e alla rivoluzione della flora, con delle buone occasioni per approfondire il metodo per misurare il cielo notturno e condividerne il valore, per aprirsi a un universo sempre più grande e in continua espansione. 

L’edizione 2014 si ispirò ai valori e agli intenti stabiliti dall’ONU che proclamò il 2014 Anno internazionale dell’agricoltura familiare, intendendo così valorizzare i piccoli proprietari terrieri ed evidenziarne il significativo ruolo nella lotta alla fame, alla malnutrizione e alla povertà.

In continuità con le tematiche proposte da EXPO 2015, il Festival pose l’accento sull’ agricoltura di piccola scala, l’agricoltura di comunità e di prossimità, presenti anche in città e nei suoi dintorni. 

Al centro del Parco Nord fu impiantata una grande installazione denominata Spirale Sinergica, che accolse un orto in grado di generare prodotti nell’arco della settimana del Festival. Ad arricchire il versante artistico, Land Ort, un’opera sociale in grado di far parlare gli alberi grazie a diversi materiali riciclati, fili di lana e rami che racconteranno le antiche tradizioni contadine. 

Il 2015 fu l’anno dell’Expo è questo permise di trarre numerevoli spunti e idee in occasione del Festival giunto alla sua nona edizione.  

Si confermò  una manifestazione nazionale sui temi della natura e della sostenibilità, realizzata grazie ad una grande collaborazione costruita nel tempo tra Parco Nord Milano, Enti pubblici e privati. 
Come di consueto il Festival si ispirò ai valori e agli intenti stabiliti dall’ONU che ha proclamò il 2015 “Anno Internazionale della Luce”: mirò ad accrescere la conoscenza e la consapevolezza di ciascuno di noi sul modo in cui la luce è elemento imprescindibile per lo sviluppo sostenibile, sia nel suo manifestarsi naturalmente e per l’impatto che ha sugli ecosistemi naturali, sia per l’uso intelligente che l’uomo ne fa, promuovendo soluzioni alle sfide globali ad esempio nei campi della produzione di energia, dell’agricoltura sostenibile, dell’istruzione, dell’arte e della salute.   

  

Nel 2016, come ricorda Tomaso Colombo responsabile del Festival, il Festival della Biodiversità raggiunge uno dei suoi traguardi più importanti, ossia i DIECI ANNI. 

Con gli anni è cresciuto, si è ampliato e il suo programma ha toccato diversi luoghi, tra cui Il Museo interattivo del Cinema, l’OrtoComune di Niguarda, il Museo Botanico e Oxy.gen. Gli incontri sono stati di taglio scientifico e divulgativo, in una forma semplice a portata del vasto pubblico.

Il Festival in quella occasione, come sua abitudine e tradizione,  si è dedicato alla natura e alla sostenibilità in città.

Per celebrare il tema dell’anno fu posizionata un’installazione luminosa dal nome “Albero dei legumi” che rappresentava Madre Natura con un’esposizione di opere di pittura e fotografia Semi per nutrire il futuro.

Il tema, inoltre, fu celebrato con numerosi spettacoli teatrali, musicali e performance artistiche, concerti di musica folk orchestre di zucche e tanto altro come lo Sleeping Concert, con le melodie ipnotiche degli Enten Hitti e l’arpa di Vincenzo Zitello, che durò tutta la notte.

Per i più piccoli, oltre a diversi spettacoli teatrali in cascina, nel programma fu inserita una caccia ai pipistrelli, laboratori e visite ai percorsi botanici, un gioco di baratto alimentare, un percorso sugli alberi, camminate alla scoperta di gufi, civette e storie di legumi, un corso di acquerelli, e una camminata notturna a dorso d’asino.

Non poteva infine mancare il cibo: Furono proposti numerosi appuntamenti gastronomici, degustazioni, oltre alla pigiatura dell’uva.

Un anno ricco di avventure e di nuove esperienze.

https://www.youtube.com/watch?v=lw9aEZpMT8I

Il Turismo Sostenibile fu il tema del Festival per l’anno 2017.
Gli undici anni passati dalla prima edizione del Festival non fecero che confermarne il successo portando a Milano oltre cento eventi dedicati ai temi della natura e della sostenibilità. La manifestazione si ispirò ai temi del turismo e della mobilità sostenibile, argomenti sempre più centrali nel dibattito contemporaneo.

Non a caso l’ONU quell’anno aveva proclamato il 2017 come “Anno Internazionale del Turismo Sostenibile”, per promuovere il tema fra il maggior numero di persone possibile, nel diffondere consapevolezza del grande patrimonio delle varie civiltà e nel portare al riguardo un miglior apprezzamento di valori intrinsechi delle diverse culture, contribuendo così al rafforzamento della pace nel mondo. Il Festival della Biodiversità si legò a Green City Milano l’iniziativa che apriva le aree verdi, i giardini e parchi della città a cittadini, associazioni, comitati e aziende con incontri ed eventi.

Spettacoli teatrali, concerti, installazioni artistiche, eventi dedicati ai bambini, workshop, dibattiti, escursioni sulle tracce di pipistrelli, una rassegna cinematografica. La varietà di eventi in calendario fu  decisamente ampia. Non mancò inoltre il buon cibo con piatti alla brace, piatti regionali, cucina araba, gelateria naturale, e birre artigianali.






VERSO IL 2020

Eccoci giunti al Festival della Biodiversità del 2018!

La dodicesima edizione è stata dedicata al tema del Patrimonio Culturale.
Il patrimonio culturale ha un valore universale per ciascuno di noi, ed è pertanto importante conservarlo, proteggerlo e amarlo. Tutte le declinazioni del patrimonio culturale non raccontano qualcosa di statico o passato, ma una realtà in divenire che si sviluppa attraverso il nostro modo di rapportarci ad esso.

Il Parco Nord Milano si dimostrò  parte integrante di questo patrimonio culturale. Il Festival e i suoi undici giorni furono pieni di attività, laboratori, musica, gastronomia, spettacoli teatrali e momenti di divulgazione scientifica 

I’obiettivo dell’intero programma era porre l’attenzione sul tema della biodiversità come valore culturale, capace di valorizzare quei luoghi, quei paesaggi e quei saperi che sono intrinsecamente legati alla natura e ai suoi cicli vitali, e che, ne preservano gli equilibri. 

Attraverso le molteplici iniziative proposte, fu dato al  pubblico l’opportunità di riscoprire il ruolo delle aree protette come patrimonio culturale in continua evoluzione, da conservare e trasmettere alle generazioni future. 

La 13ª edizione si è tenuta a Milano dal 12 al 24 settembre 2019 e si è ispirata ai valori e agli intenti stabiliti dall’ONU che ha proclamato il 2019  “Anno internazionale delle lingue indigene” con l’obiettivo di “preservarle tutelando i diritti e il benessere di chi è in grado di tenerle in vita”.

Delle 6.700 lingue parlate al mondo, la stragrande maggioranza è indigena. Secondo l’UNESCO ogni due settimane si estingue una lingua e con la crescita del numero di persone che parlano quelle dominanti – come l’inglese, il cinese e lo spagnolo – a discapito della diffusione di quelle meno conosciute, si stima che le lingue indigene potrebbero sparire fino al 90 per cento entro la fine di questo secolo.

L’interesse per questo tema risiede nel fatto che le popolazioni indigene sono in prima linea nella salvaguardia della biodiversità degli ambienti e degli ecosistemi più fragili, quindi tutelare il loro patrimonio culturale e linguistico significa tutelare anche i loro territori e il legame con essi è nell’interesse di tutto il Pianeta.

Il Festival ha riunito eventi che hanno consentito di riscoprire l’importanza delle lingue native facendone riscoprire la loro unicità e concentrando l’attenzione ai linguaggi della natura, intraspecifici e interspecifici e alla relazione che le popolazioni indigene instaurano con gli elementi naturali. 

È così che in un mondo sempre più interconnesso, dove le differenze vengono soppresse per far spazio alla globalizzazione, difendere l’unicità delle popolazioni indigene e delle loro lingue è la chiave per preservare la nostra ricchezza come esseri umani.

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13 edizione

Rivivi la 13. edizione del Festival della Biodiversità!

La 14ª edizione si è tenuta a Milano dal 17 al 27 settembre 2020 e si è ispirata ai valori e agli intenti stabiliti dall’ONU che ha proclamato il 2020 “Anno internazionale della salute delle piante” con l’obiettivo di “difendere le piante e chi contribuisce al loro benessere”.

Il Comitato Scientifico ha promosso una riflessione sulla nozione di bioversità biologica, culturale e linguistica, cercando di mostrare le somiglianze fra di esse, ma anche ciò che le distingue. Il confronto ha tocca in particolare le diverse modalità con cui noi, gli altri animali e le piante comunichiamo e le diverse forme di relazione che costruiscono gli ambienti naturali e le società in cui viviamo.