Cos'è
16:30: Accoglienza alla Cascina Centro Parco.
17:00: Installazioni a cura del corso di laurea magistrale in Design della Comunicazione del Politecnico di Milano. Coordinamento Angela D’Alessandro e José Allard; direzione scientifica di Valeria Bucchetti.
La mostra presenta cinque installazioni site-specific che svelano l’impatto ambientale dell’AI per stimolare un’indagine sugli effetti ambientali dell’AI e avviare un dialogo critico con i visitatori. Le installazioni sono accompagnate da altrettante campagne di sensibilizzazione che rivelano i costi nascosti dell’AI, come il consumo energetico, l’utilizzo dell’acqua, l’estrazione di terre rare, le emissioni di carbonio, il consumo di suolo e la fashion AI.
- RAREE: I Rare Earth Elements sono fondamentali per il funzionamento di molte tecnologie, ma la loro estrazione causa danni ambientali significativi, come deforestazione, inquinamento e produzione di rifiuti tossici.
- DOUBLE FACE: Il doppio volto della Fashion AI – Il progetto esplora le contraddizioni dell’intelligenza artificiale nella moda, tra innovazione e impatto etico.
- O.M.B.W.R: Il progetto rende tangibile l’impatto dello spreco d’acqua causato dall’uso di ChatGPT, immaginando un futuro distopico in cui le AI sequestrano l’acqua da bere per raffreddare i data center.
- AMAZONED: L’automazione guidata dall’intelligenza artificiale, come la logistica predittiva di Amazon, accelera gli acquisti ma genera emissioni, sprechi e sfruttamento delle risorse
- SMOOTHER NATURE: L’installazione esplora l’impatto ambientale dell’intelligenza artificiale, evidenziando il consumo di CO₂ durante l’addestramento dei modelli AI.
18:00: Presentazione allestimento nei Bunker “Raccontare le guerre di ieri e di oggi: dalla propaganda di regime all’uso dell’intelligenza artificiale“, a cura di Ecomuseo Urbano Metropolitano di Milano Nord.
18:30 Inaugurazione “Il bosco universale” opera figurativa generata anche con l’IA di Boris Veliz: la foresta tropicale; la foresta boreale; la foresta temperata; la foresta mediterranea; la foresta urbana. In collaborazione con Centro Commerciale Sarca. Boris Veliz, artista ecuadoriano, opera nel campo dell’Urban Art. Il suo murales Dante andino in Via Padova a Milano rappresenta un ponte culturale tra Italia ed America Latina.
A seguire – Aperitivo vegetale di inaugurazione del Festival con spunti di filosofia attiva a cura dell’Associazione Nuova Acropoli